Confermata la proroga per tutto il 2016 delle agevolazioni del cosiddetto Bonus Mobili: la detrazione fiscale sarà del 50% per interventi di recupero del patrimonio edilizio e del 65% per interventi di risparmio energetico.
Il settore era in attesa di tale importante conferma: la detrazione sarà suddivisa in 10 rate annuali ed è prevista vada a coprire l’acquisto di arredi, materassi, illuminazione e grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (o A per i forni), fino a un massimo di spesa di 10.000 euro IVA inclusa ovvero per lavori di ristrutturazione nella propria abitazione fino ad una spesa non superiore ai 96.000 euro per unità immobiliare.

Inizialmente il Bonus Mobili era valido dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2013 ed era già stato prorogato due volte. Con la Legge di Stabilità 2016 si è deciso di prolungare nuovamente la scadenza di un altro anno, aggiungendo ulteriori vantaggi.
Le novità includono soprattutto la fruizione dello sgravio fiscale anche a coloro che di fatto più ne necessitano, ovvero coloro che sono in affitto e le coppie giovani che acquistano un’abitazione. A questi ultimi potrebbe infatti essere offerto un Bonus Mobili raddoppiato del 50%, cioè spalmato su un tetto massimo di spesa di 20.000 euro anziché 10.000 (sempre spalmato su un periodo di 10 anni). È prevista inoltre l’estensione dei crediti di imposta (tra cui quello sul risparmio energetico) anche agli alloggi popolari pubblici, platea fino ad ora esclusa da tale incentivo.

Secondo quanto riportato nel Vademecum di Federmobili, il Bonus Mobili spetta in particolare al proprietario o al nudo proprietario, al titolare di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie); a chi occupa l’immobile a titolo di locazione o comodato; ai soci di cooperative divise e indivise; ai soci delle società semplici; agli imprenditori individuali, limitatamente agli immobili che non rientrano fra quelli strumentali o merce.